Ambra su Playboy
In ottima compagnia, sull’edizione italiana di Playboy ora in edicola, Micol Ronchi intervista Ambra Romani con le foto del sottoscritto.
Quando Ambra mi chiamò dicendomi che Playboy Italia voleva dedicarle un servizio e avrebbe voluto fossi io a fotografarla, avevo ben chiari tutti i giudizi e le polemiche che la testata si porta dietro sin dalla nascita. Ho sempre sostenuto e con fervore che la parità tra i sessi sia uno dei passi indispensabili per la nostra civiltà, assieme alla soluzione del problema ambientare ed energetico e alla riduzione della povertà.
Avevamo programmato lo shooting per realizzare una immagine da utilizzare sui canali social di un brand di moda curvy con cui collabora. Ambra arriva in studio con un bellissimo abito Kitana Fashion.
Nessuna pre-produzione macchinosa: un’elemento o un segno cui ispirarsi e fiducia nell’istinto del momento. Con Ambra funziona.
Intanto ci troviamo a parlare dei locali della riviera che frequentavamo giovanissimi e di quanto fosse iconico il rito della colazione alle prime ore dell’alba, prima di andare a dormire. Avete presente quando due persone si scambiano uno sguardo ed intuiscono immediatamente che stanno pensando la stessa cosa? Così è nato. Una torcia, un piccolo bank ed abbiamo abbandonato lo studio per scendere nell’interrato.
Prime fotografie per Kitana. Una sola luce, una fonte luminosa piccola, distante e piuttosto dura. Il clima era giusto e ci stavamo divertendo. Ero soddisfatto di come stessero emergendo la sua eleganza ed il suo fascino. Ambra si allontana un attimo e torna con brioche e cappuccino. Inizia a giocare con la tazza e la brioche. Delirio. Io studiavo l’angolo di ripresa dandole indicazioni sulla posizione della tazza. Ci mettiamo a ridere ed ogni tanto abbasso la macchina per prender fiato. Ho fotografato la sua ironia che è la sintesi perfetta della sua personalità. Ho fotografato una donna intelligente ed affascinante; una donna creativa che allo stesso tempo gestisce il suo business ed è mamma single attenta ed affettuosa; che si è costruita una carriera mettendo a frutto le proprie capacità e lavorando con passione, tenacia e costanza, arrivando ad essere considerata pari in un mondo dominato da uomini.
Con molto piacere ho poi riscontrato come una lettura analoga sia emersa anche nelle parole del servizio, curato da Micol Ronchi.