50/50
50/50 io e il caso. O il culo, se preferisci.
Il dito è fermo.
C’è sempre qualcosa che non riesco a vedere cos’altro sia. Lo tolgo come posso.
Ma come tolgo ciò che non c’è? L’inverso del vuoto è il pieno. Lo è anche la sua negazione?
Aspetto, conscio che dopo un tot tutto fa puf. Quindi: ok, ma attento.
Il dito è ancora fermo.
Almeno quanto loro, senza che lo avessi chiesto, o forse sì. Tutto fermo che quasi è angoscia.
Davanti mezza vita mia. Ma il tempo nel tempo non vale sempre lo stesso e allora diciamo tanto di più.
Sento il puf dietro l’angolo.
Il gioco è capire quando scattare ma anche aver le palle di non farlo quando non è. Potrei perdermi nel dilemma.
A volte capita e non so perché ed ho pure smesso di chiedermelo. Quello che so è che non posso sapere quando e che l’unica chance è preparargli il terreno e aspettare.
Da L’uomo dei Sogni: “Se lo costruisci, lui verrà”
7 settembre 2018 | Bardolino